
La Sagra del Vino di Terzigno prevedeva la pigiatura delle uve in piazza, a dimostrazione
del metodo tradizionale della vinificazione, e con gli strumenti rigorosamente in legno.
I giovani del rione Guastaferri, detto anche Mosciuni, si organizzarono con molto
entusiasmo, sotto la guida di Gaetano Prisco (in primo piano), e produssero
una rappresentazione molto coinvolgente e graziosa.